Rose de Vigne, la nuova eau fraîche di Caudalie per l’estate 2015

Ai piedi del vigneto Château Smith Haut Lafitte sbocciano innumerevoli roseti, creando un paesaggio meraviglioso, dove si incontrano luce, vegetazione, fiori e frutti. È il loro profumo puro e deciso al primo mattino mescolato a quello di grappoli e ceppi che ho voluto condividere con la mia nuova Eau Fraîche: Rose de Vigne.

Mathilde Thomas

Nell’arte e nella letteratura, la rosa è spesso stata impiegata come il simbolo della femminilità, della più profonda sensualità. L’uva, invece, è da sempre intimamente legata alla gioia di vivere. Nella terra dei vitigni del Graves, la Gironda, la rosa e l’uva sussistono uniti come in una simbiosi. Più fragili della vite, i roseti segnalano le minacce prima che raggiungano il vigneto. In cambio, la forza delle piante d’uva irriga la linfa dei fiori dai petali setosi. Il desiderio di riunirli nella quinta fragranza Caudalie era dunque forte per Mathilde Thomas. La fondatrice di Caudalie ha chiesto al maestro profumiere Ralf Schwieger di comporre l’opera che sognava ed ecco come è sbocciata Rose de Vigne* (€24,40/50 ml), un accordo profumato che dal primo istante mi ha rubato il cuore.

Grazie ad un frizzante esordio di pompelmo, mandarino, bergamotto, lime e limone, Rose de Vigne si apre su chi lo indossa con un’istantanea sensazione di freschezza, una vera e propria sferzata di energia che durante la stagione estiva non può che risultare gradevole.  Il rabarbaro spinge invece con un tono tonico ed acidulo, che con le note agrumate va comunque a costituire un perfetto connubio. Nel cuore si annovera la presenza della maestosa rosa di Grasse, il celebre fiore che è possibile cogliere solo per tre settimane l’anno, tra il mese di maggio e quello giugno, durante il breve periodo di fioritura dei campi provenzali. Per ricreare la fragranza dell’uva, la cui essenza è impossibile da estrarre, è stato invece deciso di impiegare il ribes nero, una bacca anch’essa composta da grappoli, tannini nonché zuccheri residui. La magnolia, il muschio e i legni ambrati vanno infine a costituire un fondo avvolgente, morbido ed al mio olfatto irrimediabilmente sensuale.

Rose de Vigne rappresenta dunque un perfetto equilibrio tra il fruttato ed il floreale, tra il fresco e l’avvolgente. Per essere una eau fraîche, è altresì soddisfacente la sua persistenza sulla pelle. Questa è poi una fragranza che credo mi si addica particolarmente, perché molti sono i commenti positivi che mi si rivolgono proprio quando la indosso. Indubbiamente il motivo di questi complimenti è da ricercare nella bontà delle sue note olfattive, ma indossando Rose de Vigne mi trovo veramente a mio agio, forse perché gli accordi agrumati-floreali sono da sempre i miei prediletti per la stagione più calda dell’anno. Gradevolissimo per di più il flacone sfumato che la custodisce, con il grazioso grappolo d’uva inserito nella lavorazione del vetro che le conferisce un design ricercato. Altrettanto affascinante la confezione di vendita in cartone opportunamente decorato, ai miei occhi un fil rouge a sottolineare l’intimo rapporto con la natura della fragranza contenuta al suo interno.

Rose de Vigne si aggiunge alla già ricca collezione di Eaux Fraîches ideate da Mathilde Thomas: è infatti la quinta firma olfattiva dopo Fleur de Vigne, Thé de Vigne, Zeste de Vigne e Figue de Vigne. Provatela, in farmacia o parafarmacia, e fatemi sapere che cosa ne pensate: sono certa che ve ne innamorerete anche in quanto si adatta a qualsiasi occasione, sia in città che in vacanza.